Energy beet 2023: mercoledì 3 maggio, con il patrocinio Farming for Future

Energy beet 2023: mercoledì 3 maggio, con il patrocinio Farming for Future Mercoledì 3 maggio si terrà il primo evento con il patrocinio Farming for Future.  Si tratta dell’iniziativa “Energy Beet 2023” organizzata da SESVanderHave, presso la Stalla Sociale di Monastier (Via Giacomelli, 9, Monastier di Treviso), dalle ore 10.30. L’utilizzo della barbabietola, funzionale a tutte le filiere alimentari, energetiche e della chimica verde, è al centro dell’evento in campo dell’azienda SESVanderHave. Tra gli interventi, anche la partecipazione di Guido Bezzi, Area Agronomica del CIB-consorzio Italiano Biogas.  Programma: Interventi tecnici ed agronomici  Dimostrazione raccolta BARBABIETOLE ESTIVE Distribuzione efficiente del digestato in strip-till Preparazione del letto di semina per un primo raccolto in strip-till Per informazioni: Massimo Zaghi: +39 335 7013947 | Andrea Barbetta: +39 333 8048526 Scarica la locandina della giornata RELATED NEWS Available the full project paper

Tre giornate per vedere le azioni di Farming for Future

Tre giornate per vedere le azioni di Farming for Future A giugno e a ottobre partecipa ai BDR DAYS, tre giornate organizzate da CIB – Consorzio Italiano Biogas per scoprire e approfondire le aziende del Biogasdoneright® e alcune delle azioni proposte dal progetto Farming for Future. PROSSIMA GIORNATA BIOGAS E AGRICOLTURA IN AREA MEDITERRANEA 12 Ottobre – A.R.T.E. Soc. Agr.CERIGNOLA (FG) | 10:00 – 15:30 Iscrizioni aperte GIORNATE PASSATE GESTIONE EFFICIENTE DEL SUOLO 8 Giugno – Az. Agr. Tenuta di BagnoliBAGNOLI DI SOPRA (PD) | 10:00 – 15:30 Guarda come è andata BIOMETANO, ZOOTECNIA ED ECONOMIA CIRCOLARE 23 Giugno – Pieve Ecoenergia Soc. Coop. Agr.CINGIA DE’ BOTTI (CR) | 10:00 – 15:30 Guarda come è andata NEWS CORRELATE Disponibile il paper completo del progetto WEBINAR: Il position paper in dettaglio

EU Green week – 4pur1000 fair ospita Farming for Future

4pour100 fair ospita Farming for Future Mercoledì 26 maggio alle ore 15:00 si terrà un webinar dedicato al progetto Farming for Future all’interno della serie di conferenze organizzate dall’Iniziativa 4pour1000, che si svolgeranno durante la EU Green Week. Il webinar si terrà in inglese, la partecipazione è libera. Iscriviti da questo link PROGRAMMA Progetto Farming for Future e C-Farming – Guido Bezzi, CIB – Consorzio Italiano Biogas Digestato, carbonio organico e fertilità del suolo – Marco Acutis, Università di Milano Minima lavorazione, fertilizzazione CNPK – Marco Acutis, Università di Milano Risultati di un caso studio: 9 anni di monitoraggio del suolo presso Cooperativa Speranza (Torino, Italia) – Guido Bezzi, CIB – Consorzio Italiano Biogas NEWS CORRELATE Disponibile il paper completo del progetto WEBINAR: Il position paper in dettaglio

Disponibile il paper completo del progetto

Disponibile il paper completo del progetto È disponibile online il position paper completo di Farming for Future. 10 azioni per coltivare il futuro. CONTESTO Lo Special Report IPCC dell’ottobre 2018 ha evidenziato l’importanza di mantenere l’incremento della temperatura del pianeta attorno a 1.5°C per evitare il raggiungimento di “punti di non ritorno”. Per il conseguimento di questo obiettivo, e per far fronte a possibili superamenti e ritardi, è necessario attuare una rapida strategia d’azione che coinvolga il settore energetico ed industriale. Inoltre è necessario accompagnare le riduzioni di emissioni dall’utilizzo di combustibili fossili in tutti i settori dell’economia con iniziative rivolte alla rimozione di carbonio dall’atmosfera, ovvero applicando i sistemi cosiddetti “carbon negative”.  SUOLO E AGRICOLTURA Il più recente IPCC Special Report “Climate Change and Land” ha ribadito l’importanza del suolo e delle modalità di coltivazione come drivers nella lotta al cambiamento climatico. Il report sottolinea la necessità di agire sulla produzione agricola adottando tutte le misure di sequestro del carbonio e di riduzione delle emissioni e considera le bioenergie tra le soluzioni da diffondere seppure in modo adeguato e calibrato in funzione dei contesti di riferimento.  In sintesi, è stato riconosciuto che il settore agricolo-forestale rappresenta, grazie alla fotosintesi clorofilliana che si attua quando si “coltiva” il suolo, l’unico settore in grado di operare ad una scala di sequestro significativa con il ciclo del carbonio del pianeta.  Già nel 2017, autorevoli studiosi avevano classificato tra i sistemi di rimozione della CO2 atmosferica l’agricoltura ed in generale la biosfera tra le cosiddette “natural climate solutions” che presentano molteplici benefici e rischi ridotti se non nulli.  Pertanto, al fine di garantire l’alimentazione della popolazione in continua crescita e al contempo contrastare i cambiamenti climatici, la direzione obbligatoria da prendere, come ben ribadito in più occasioni dal Premio Nobel prof. Rattan Lal è quella che porta ad una “agricoltura che produce di più con meno risorse: meno suolo, meno acqua, meno nutrienti”.  L’adozione di pratiche agro-ecologiche che abbiano al centro la conservazione e rigenerazione della fertilità dei suoli e lo sviluppo dell’attività fotosintetica nei terreni coltivati e non, secondo il prof. Rattan Lal ha un potenziale di riduzione della concentrazione atmosferica di CO2 di circa 156 ppm, nel corso del XXI secolo. FARM TO FORK, BIODIVERSITÀ E AGROALIMENTARE In merito al ruolo che il settore agroalimentare può e deve svolgere in tema di sostenibilità e di contrasto ai cambiamenti climatici  nell’ambito del Green Deal europeo, con la strategia Farm to Fork e quella sulla biodiversità, la Commissione ha indicato una serie di obiettivi, alcuni dei quali pienamente condivisibili (riduzione concimi chimici, pesticidi, antibiotici), altri meritevoli di adeguati approfondimenti, in quanto rischiano di penalizzare il potenziale produttivo dell’agricoltura europea ed italiana in particolare. Il concetto di estensificazione delle produzioni dai terreni coltivati, i “pregiudizi” verso il consumo di carne e gli allevamenti unitamente ad altri aspetti quali il ritorno al “set aside” ai fini della salvaguardia della biodiversità, delineano una prospettiva di sviluppo non condivisibile in toto da un’agricoltura innovativa e di alta qualità quale quella italiana.  L’agricoltura italiana, leader nel mondo per prodotti alimentari di alta qualità, ha una propria proposta: produrre di più inquinando di meno, grazie all’integrazione della digestione anaerobica nelle aziende agricole. Questa visione dell’agricoltura e della zootecnia del futuro ha in realtà tanti elementi in comune con gli obiettivi delineati nella strategia europea per migliorare l’impatto complessivo delle attività agricole, ma con due elementi distintivi: la salvaguardia del patrimonio zootecnico italiano e l’intensificazione delle produzioni (più fotosintesi, meno input per unità di prodotto) strettamente correlata alla fertilità dei terreni coltivati (grazie al bilancio positivo del carbonio).  Scarica il position paper ALTRI ARTICOLI Tre giornate per vedere le azioni di Farming for Future WEBINAR: Il position paper in dettaglio

WEBINAR: Il position paper in dettaglio

WEBINAR: Il position paper in dettaglio Il 3 marzo 2021 si è svolto un webinar di approfondimento per raccontare più nel dettaglio il progetto Farming for Future e confrontarsi con i principali stakeholder del settore.  Si riporta un estratto di quanto pubblicato sul numero 34 di Biogas Informa, rivista edita da CIB – Consorzio Italiano Biogas. CONTENUTI DEL WEBINAR – ESTRATTO DA BIOGAS INFORMA “Farming for Future, infatti, viene da lontano, ma ha preso forma durante il primo lockdown, quando è nato il desiderio di sistematizzare il grande patrimonio di conoscenze ed esperienze acquisito nel tempo, dal momento in cui i pionieri hanno inserito il digestore anaerobico nella propria azienda agricola. Farming for Future, dunque, nasce in campagna dove si è visto che la digestione anaerobica non è stata solo volano per l’innovazione nella produzione energetica, ma nelle pratiche agronomiche, nella meccanizzazione agraria, nell’agricoltura 4.0 e dove si è capito che il suolo oltre a essere un fattore produttivo, è anche una risorsa naturale da tutelare per tutti i servizi ecosistemici generati. “L’agricoltura è un settore strategico nella lotta al cambiamento climatico. Grazie alla conversione agroecologica di Farming for Future – dice Piero Gattoni – l’agricoltura italiana potrà contribuire direttamente, riducendo le proprie emissioni del 30%, senza contare le emissioni evitate per il mancato uso di combustibili fossili. Un potenziale di 31.000kt CO2/anno evitate, pari alle emissioni del 50% del parco auto circolante. Uno dei nostri obiettivi – continua il Presidente – è dimostrare che, in linea con la strategia europea, è possibile abbattere le emissioni senza rinunciare alle produzioni di qualità che caratterizzano l’eccellenza del Made in Italy, valorizzandole ancor di più”. Dopo l’introduzione al progetto, Filippo Solibello, brillante regista della mattinata, ha animato la discussione dando la parola ai diversi relatori invitati.” https://youtu.be/bjUQBjUyhSghttps://youtu.be/pAosxzbs8bg NEWS CORRELATE Disponibile il paper completo del progetto